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Corso di Psicologia Comparata
Immagini dell’ individuazione
“Attraverso la presa di coscienza e l’elaborazione delle energie che risiedono nella psiche più profondada sempre, pur in epoche e luoghi diversi, tutti gli esseri realizzati hanno ricevuto ispirazione per poter raggiungere la propria vera natura e portare beneficio agli altri”
IL CORSO
Il Corso si articola nei seguenti tre moduli annuali, per ciascuno dei quali sono previsti circa sei incontri.
- Immagini dell’Individuazione
- La ricerca dell’eroe dentro di noi
- Il mondo come sogno
Essi guideranno alla comprensione della psicologia analitica di Carl Gustav Jung, con una attenzione particolare rivolta allo sviluppo psicologico dall’infanzia fino alla maturità e alla vecchiaia, ed al confronto con la morte, in un processo evolutivo che viene definito da Jung “di individuazione”, ovvero “lo straordinario esperimento di prendere coscienza di sé, che la natura ha affidato all’umanità e che unisce le più diverse culture in un compito comune”.
Nell’ottica di offrire ai partecipanti gli strumenti per poter realizzare al meglio questo processo, il Corso propone un approccio comparativo tra tecniche e metodologie occidentali e orientali, in particolare tra il sistema di pensiero di Jung e quello della tradizione buddhista. Insieme proveremo a scoprire simmetrie con il “Sentiero verso l’Illuminazione”, il Lam Rim della psicologia buddhista, inteso come via per la trasformazione della mente da stati egoici-narcisistici alla realizzazione ultima, passando dalla comprensione dei tre aspetti fondamentali del Sentiero: il lasciare andare la sofferenza; la compassione; la saggezza. Jung stesso, con la sua ricerca multidimensionale, contribuì a sfatare i pregiudizi e la presunzione degli occidentali riguardo all’Oriente, spiegando le comuni e universali basi psicologiche degli antichi simboli presenti nelle culture orientali, ciò che Jung definì gli archetipi. Egli mostrò all’Occidente l’immensa vastità della psiche e l’importanza di arrivare alla integrazione e alla piena consapevolezza di sé, il “conosci te stesso” dei filosofi greci. Questo ottenimento per Jung non è fine a se stesso ma si traduce in una solida etica di fratellanza e solidarietà, diventando il principale compito di ogni essere umano. Questo percorso insieme intende avere soprattutto una prospettiva esperienzale e non meramente accademica, anche se non mancheranno momenti di studio e di riflessione collettivi. I seminari si avvarranno inoltre dell’ausilio di materiale visivo, di tecniche di meditazione e di trasformazione dei problemi ricavate dalla tradizione buddhista mahayana, ma anche del potenziamento della nostra capacità immaginativa, dell’interpretazione dei sogni, di attività creative quali l’uso dei colori e della creta .
Il Corso si rivolge a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la loro conoscenza interiore, o che svolgono attività professionali in ambito sociale, assistenziale, clinico, nonché legale e manageriale, e che potranno quindi utilizzare le tecniche di comprensione della propria psiche nel loro lavoro quotidiano a contatto con gli altri. I seminari potranno anche essere seguiti singolarmente e in tal caso l’inserimento sarà comunque agevole, grazie al carattere monografico degli argomenti trattati.
PROGRAMMA
L’obiettivo di questi seminari è di dare la possibilità ai partecipanti di comprendere e sperimentare una serie di immagini archetipiche che hanno la potenzialità di portare nuovo valore e significato alla vita.
Secondo la psicologia junghiana ogni individuo possiede la naturale attitudine a realizzare ciò che “autenticamente” è, analogamente ad una pianta che cresce spontaneamente verso la luce.
Naturalmente compito di ognuno sarà quello di fornire le condizioni necessarie affinché tale processo, definito da Jung “di individuazione” possa compiersi. Tale sviluppo può aver luogo solo se l’io abbandona le usuali e nevrotiche dinamiche di autogratificazione e riesce a contattare le energie archetipiche sconosciute, che possiamo anche chiamare “le voci degli dei” della nostra psiche, per stabilire con esse una relazione matura.
Con questo obiettivo il Corso si propone di offrire ai partecipanti una metodologia di ricerca che si avvale di esperienze di meditazione e trasformazione dei problemi appartenenti alla tradizione buddhista mahayana, allo scopo di trasmettere una visione più ampia della mente, non certo per operare una forzata sintesi sincretistica.
Nella sua opera monumentale Jung prova a definire quell’area estremamente profonda e misteriosa dell’animo umano che si esprime attraverso un linguaggio simbolico, usando una struttura ricorrente nei miti arcaici e nelle religioni. L’argomento di ricerca della sua psicologia analitica si estende a diversi campi oltre quello strettamente psichiatrico e psicologico, quali l’antropologia culturale, la storia delle religioni, l’interpretazione psicologica dei miti e delle favole. Sulla base di queste ricerche Jung si rese conto che si ripropongono spesso simboli comuni a tutta l’umanità. Essi rappresentano quindi una “struttura di base” della mente, pur manifestandosi con modalità diverse in relazione alla diversa tipologia e allo sviluppo storico dei vari popoli o individui. Queste immagini simboliche ricorrenti vengono definite da Jung “archetipi”, termine con cui nell’antica Grecia venivano definiti i “modelli primigeni”, le strutture di base della psiche.
E’ importante sottolineare come tali archetipi non sono direttamente percepibili, ma possono essere esperiti solo attraverso le “immagini archetipiche”. Per Jung gli archetipi sono organi che strutturano il comportamento umano fisico, psichico e spirituale, e sono radicati nella sfera istintuale, dove corpo e psiche si uniscono nell’Unus Mundus originario, potremmo dire “in unità inscindibile psicosomatica”.
Questa zona dell’inconscio è considerata da Jung “collettiva” in quanto comune a tutta la specie umana.
L’intero corso, della durata complessiva di tre anni, è attualmente al suo terzo modulo annuale. Ogni singolo seminario inizia alle ore 21,00 del venerdì e termina alle ore 12,30 della successiva domenica e si svolge presso l’istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, sulle colline pisane.
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