3° Incontro: Il Viandante.
L’archetipo del Viandante è tipicamente esemplificato dalle storie del cavaliere, del cowboy, e dell’esploratore che, solitari, si incamminano lungo le strade del mondo. Durante il viaggio, spesso essi troveranno un tesoro, che rappresenta simbolicamente il dono del loro vero sé. Intraprendere coscientemente il proprio ‘viaggio’ segna quindi l’inizio della vita sperimentata a un nuovo livello. Innanzitutto il Viandante fa la radicale affermazione che la vita non è essenzialmente sofferenza, bensì un’avventura. Vuoi che il suo ‘viaggio’ sia soltanto interiore o sia anche esteriore, il Viandante compie un grosso salto di fede per rifiutare i vecchi ruoli sociali, che ha assecondato per compiacenza o per garantirsi la sicurezza, e prova invece a scoprire la propria identità e la propria personale meta. In tal senso, se l’Orfano rappresenta lo stadio in cui l’eroe affronta la realtà della ‘caduta’, il Viandante, uomo o donna che sia, si configura nell’atto stesso di lasciare una situazione oppressiva e limitante, e con il procedere da solo verso l’ignoto. Proseguendo da questo stadio, il Viandante dovrà poi conquistare l’abilità del Guerriero per affermare i propri autentici bisogni.
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